La storia di questa collina
č caratterizzata da tanti eventi, a partire dal primo insediamento di
un gruppo di soldati romani di stanza a Castro, convertiti al
Cristianesimo, che per sfuggire alle feroci persecuzioni si
rifugiarono qui in penitenza.
La leggenda vuole che tra
questi ci fosse un celebre eremita, dotato tra l'altro di virtų
traumaturgiche. Quell'eremita si chiamava Zorzi: da lui, secondo
la tradizione, prese il nome il paese di Zorzino, oggi parte di Riva
di Solto.
Molti gli eventi nei secoli
trascorsi, elencati dagli storici e dalle cronache. Don Bruno Bellini
con "La Collina di Solto", Flavio Salvini e Giosuč Berbenno con
"Zorzino", Renato Ravanelli e Giorgio Gavazzi con "La Bergamasca in
collina", Don Luigi Nodari con le sue ricerche, ci documentano
spaccati del tempo che fu.
Notevole la testimonianza
del tempietto dedicato ai Santi Ippolito e
Cassiano, attribuito da molti storici all'epoca romana,
sebbene la struttura risalga al 1200 circa.
Da questi pretesti storici
la comunitā di Riva di Solto prende spunto per far rivivere i propri
luoghi medievali.
Riproporre fatti ed eventi
del passato ci ricorda le nostre origini e ci aiuta, insieme con i
visitatori, a vivere pių serenamente il presente.
Per la prima volta
intraprendiamo questa impresa, tuffandoci nella nostra storia, facendo
rivivere vecchi cortili, antichi mestieri, usi e costumi dimenticati,
immaginando cosė come si potesse vivere tanti e tanti anni fa.
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