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Titolo: Alto Sebino: La centrale incassa un altro no | |||||
Data: 17/06/2001 | Fonte: Eco di Bergamo - (Elìa Mutti) | ||||
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Alto Sebino: Il progetto, di costruire una centrale turbogas della potenza di 380 megawatt nell'area della «Lovere meccanica ferroviaria» del Gruppo Lucchini, a ridosso quindi delle case di Lovere e di Castro, incassa un altro no. | |||||
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News:
- Il progetto, per ora solo di massima, di costruire una centrale turbogas della potenza di 380 megawatt nell'area della «Lovere meccanica ferroviaria» del Gruppo Lucchini, a ridosso quindi delle case di Lovere e di Castro, incassa un altro no. A opporsi con fermezza alla preannunciata intenzione di localizzare l'impianto dove si trovano abitazioni, insediamenti turistico-sportivi di nuova costruzione e una chiesa, è lo stesso Consiglio comunale di Lovere. L'altra sera, al termine di un'appassionata seduta aperta cui hanno partecipato oltre cento persone, i consiglieri hanno espresso all'unanimità netto dissenso. «Le modificazioni ambientali prodotte dalla combustione, dal trasporto di energia elettrica, dalle emissioni acustiche e atmosferiche, dai processi di raffreddamento, dai campi elettromagnetici e, non ultimo, dalle dimensioni della struttura, potrebbero costituire una variazione in peggio della qualità dell'ambiente e produrre effetti negativi sulla salute dei cittadini», si legge nel documento approvato dal Consiglio. Osservazioni sono state espresse dal sindaco Anna Maria Garattini, dall'assessore all'ambiente Gianmario Poiatti, da alcuni consiglieri (Tino Consoli e Mauro Pedrinola di Forza Italia, Paolo D'Amico di Rifondazione, Germano Crisanti di «Insieme per una Lovere nuova») e da numerosi cittadini. Secondo quanto ha riferito l'architetto Ivo Filosi, membro della commissione urbanistica, le emissioni in atmosfera di una centrale turbogas in grado di produrre 380-400 megawatt di energia elettrica sarebbero di non poco conto. Dopo aver specificato che i dati in suo possesso sono stati ricavati dallo studio di un impianto proposto a Bedizzole (Brescia), simile a quello che la società «Elettra Gll» sembrerebbe intenzionata a costruire nell'alto Sebino, il tecnico ha detto che, nelle condizioni peggiori, ogni metro cubo di sostanza emessa nell'atmosfera conterrebbe 20,65 microgrammi di ossido di azoto e 5,11 di monossido di azoto e che, a massimo regime, dalla ciminiera uscirebbero 141 tonnellate di anidride carbonica ogni ora, vale a dire, 1,1 milioni di tonnellate all'anno. «In caso di forte ventosità – ha specificato – le emissioni potrebbero interessare il territorio fino a 40 chilometri di distanza». Filosi ha messo in evidenza anche il fatto che la centrale avrebbe bisogno di 440 metri cubi di acqua all'ora e che, ogni 60 minuti, l'impianto produrrebbe 367 tonnellate di vapore acqueo, 1,1 tonnellate di aerosol (prodotti fisico-chimici contenuti nell'acqua) e 76,56 metri cubi di acqua calda (fino a 35°) da raffreddare. Per le emissioni acustiche, ha ricordato che il rumore dovrebbe raggiungere i 65 decibel all'interno dell'impianto e variare tra i 50 e i 60 in prossimità delle case vicine. Questa analisi tecnica, in linea di massima, è stata condivisa anche da Fausto Brevi, il tecnico che il Comune ha incaricato per studiare e valutare il progetto non appena il gruppo Lucchini lo renderà noto. |
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