2° Premio Letterario WATERMAN

"PAROLE SUL LAGO"

 

4° premio, sez. Narrativa

Scuole Medie Inferiori

 

Paletti Annamaria

Classe 2° D

Scuola media di Iseo

 

Notte buia e tempestosa

  

Era una notte buia e tempestosa e Steve era scappato dalla prigione si S.Louis. Dopo parecchie ore di cammino si ritrovò davanti ad un castello e decise di rifugiarvisi per la notte.

Non appena decise di entrare dal portone, esso si aprì da solo e subito si rese conto che nel castello c'era qualcosa di strano, come se fosse incantato: ogni suo pensiero si trasformava in realtà!

Desiderò bere qualcosa di caldo e subito apparve una fumante tazza di tè; ebbe fame ed il tavolo si imbandì con un profumato arrosto accompagnato da un buon vino rosso.

Tutta questa aria di magia lo spinse a restare nel castello per altri giorni. Iniziò a consultare i vari libri della biblioteca ed a sperimentare alcuni incantesimi con buoni risultati.

Ma con il passare del tempo, cominciò a pensare che con la magia avrebbe potuto diventare potente e conquistare il mondo. Trovò poi una sfera magica, con la quale avrebbe potuto vedere ciò che desiderava, come ad esempio i poliziotti che da alcuni giorni lo stavano cercando ed erano ormai sulle sue tracce, diretti verso il castello.

Durante le sue ricerche in biblioteca, trovò un libro sugli incantesimi, nel quale era spiegato come trasformare gli uomini in animali e pensò di trasformare tutti coloro che si avvicinavano al castello in insetti innocui.  Sperimentò l'efficacia dell'incantesimo su alcuni contadini che lavoravano nei campi lì vicino.

Salì sulla torre più alta del castello e pronunciando una serie di parole magiche, tramutò i contadini in piccole mosche che, senza che lui se ne accorgesse, volarono all'interno del castello.

Steve era molto felice perché era sicuro che avrebbe potuto fare altrettanto con i poliziotti. Infatti non appena essi si avvicinarono al castello, vennero trasformati in noiose piccole mosche.

Steve era felice, ma i poliziotti-mosche lo spiarono e capirono cosa stava mettendo in atto: la conquista del mondo per impossessarsi delle proprie ricchezze.

Non sapendo cosa fare, le mosche-poliziotte e contadine decisero di infastidirlo ronzandogli attorno per impedirgli di continuare i suoi studi.

Steve infastidito, nel tentativo di allontanare gli insetti, urtò la sfera magica che, cadendo, andò in mille pezzi. Questo interruppe la magia di Steve riportando al loro aspetto originario le mosche.

I poliziotti, con l'aiuto dei contadini, catturarono Steve e lo riportarono alla prigione di S. Louis.

 

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L'associazione Amici del Sebino

   

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